Da dove iniziare .. bel dilemma. Ma da qualche parte bisogna pure iniziare. La nostra passione per la zona nord dell’Europa è partita da una foto che aveva scattato nostra cugina Silvana. Si trattava di un vecchio ponte immerso nella nebbia nelle vicinanze di Oxford. Guardando quella foto ci siamo detti: “prima o poi dobbiamo andarci”.
Finalmente nel 1982 noleggiamo un camper e insieme ad amici arriviamo a Londra. Visitiamo tutta la parte sud dell’Inghilterra, ma manca ancora qualcosa.
Nel 1984, sempre in camper a noleggio, si va in Scozia. E lì ci innamoriamo subito della bellezza selvaggia delle Highlands e delle zone più a Nord. Riusciamo ad andarci ancora un paio di volte prima del 1989. Per quell’anno avevamo programmato il Portogallo, in auto e tenda ma, dopo aver fatto quattro conti, ci veniva a costare un po’ troppo e poi … troppo caldo per i nostri gusti. Una sera parlando con mio fratello Paolo ci dice: “Perché non andate in Irlanda? C’è stato il mio amico Massimo. Una sera veniamo a casa vostra, vi farà vedere alcune diapositive e vi spiegherà alcune cose”. Detto fatto. Ci troviamo, guardiamo le diapositive, ci fa vedere una piccola guida turistica ma non ci convince troppo. Lui insiste dicendoci… “se vi piace la Scozia vi piacerà sicuramente anche l’Irlanda”. Qualche giorno dopo acquistiamo una delle poche guide turistiche (che abbiamo ancora) “Irlanda – Guida del turista con un dizionario pratico” Polyglott/A.Vallardi. La leggiamo tutto d’un fiato. I testi sono accompagnati da alcune foto, la maggior parte in bianco e nero … e insomma non ci convince. Comunque prendiamo la decisione di provare. Prenotiamo il traghetto Cherbourg/Rosslare e Lunedì 31 Luglio 1989 alle ore 14,45 sbarchiamo a Rosslare nel Sud di Irlanda, con nostra figlia Chiara. Naturalmente, come tutte le nostre ferie dal 1985, in auto e tenda. Il tempo è brutto, piove a dirotto! Dobbiamo trovare il B&B che abbiamo prenotato non lontano dal porto di Rosslare. Notiamo un vecchietto che cammina sotto la pioggia, apriamo il finestrino e improvvisamente scatta qualcosa. La prima cosa che “sentiamo” è l’odore di torba che proviene dai camini accesi e chiediamo
informazioni, con quel poco di Inglese che sappiamo. Fin da questo primo incontro siamo rimasti felicemente impressionati dalla disponibilità degli irlandesi e.. dall’odore buono della torba. Indimenticabile! Poi girando in lungo e in largo abbiamo sempre incontrato persone disponibili, anche curiose ma nella giusta maniera. Nell’Irlanda del Nord c’erano ancora grossi problemi a causa dei “troubles”. Camionette blindate,
militari mitra alla mano e all’entrata di alcuni paesi c’erano delle casematte di cemento armato. Siamo stati fermati due volte ma senza nessun problema, anzi i militari si sono scusati del disturbo e augurato buon proseguimento di vacanza. Ultima tappa Dublino e sulla strada del ritorno a casa scatta subito la voglia di ritornare. Da allora siamo ritornati una decina di volte finché abbiamo deciso che dovevamo realizzare il nostro sogno. Ci sono state delle circostanze favorevoli che ci hanno permesso di realizzarlo, e proprio nel posto che a noi è più caro: Maghery.